Come smettere di lavorare 10 anni prima e percepire l’assegno INPS ogni mese: il metodo poco conosciuto

Con un sistema è possibile smettere di lavorare 10 anni prima quindi accedere ad un pensionamento anticipato, in modo tradizionale.

Per coloro che desiderano uscire prima dal mondo del lavoro ci sono tante opzioni, tuttavia alcune di queste sono note come ad esempio le varie possibilità che i governi stabiliscono annualmente come Opzione Donna, Quota 103 e simili e poi ci sono delle procedure di base, che sono standard quindi permangono nel tempo, che invece molti non conoscono e quindi semplicemente non possono sfruttare.

Assegno INPS metodo
Pensione 10 anni prima- (Zoopolitico.it)

Il pensionamento anticipato viene inoltre garantito a tutti coloro che fanno un lavoro usurante e che quindi possono in maniera precoce procedere alla richiesta. Sono categorie specifiche e quindi in questo caso è doveroso controllare considerando il proprio impiego e la mansione specifica.

Come andare in pensione 10 anni prima con il medesimo assegno INPS

La pensione tradizionale viene erogata ai lavoratori con 67 anni di età e 20 anni di contributi. Poi ci sono varie opzioni ma sono secondarie. Guardando alla legge invece, coloro che hanno una percentuale di invalidità riconosciuta, possono andare in pensione prima mediante una deroga. In questo caso viene determinato un pensionamento anticipato a 56 anni per le donne e 61 anni per gli uomini. Nello specifico si rivolge a coloro che hanno almeno l’80% di riconoscimento ed una pensione di vecchiaia anticipata a tutti gli effetti. Possono comunque beneficiarne coloro che hanno almeno 20 anni di contributi o 15 se sfruttano le Deroghe Amato con versamenti previdenziali che iniziano prima del 1996.

Smettere di lavorare prima
Come accedere al pensionamento anticipato- (Zoopolitico.it)

Per fare domanda il lavoratore si può collegare al sito dell’INPS, fare domanda di persona presso una sede fisica oppure farsi aiutare da CAF e Patronati abilitati. Occorre inviare il Modello SS3 ovvero il certificato medico che attesti la propria condizione. L’importo verrà erogato dal primo giorno del mese successivo a quello in cui viene fatta domanda. Indispensabile fare attenzione però ai documenti da allegare, pena la possibilità di invalidare la procedura e quindi slittare tutto al mese successivo.

Trattandosi di un pensionamento che viene chiaramente anticipato per motivi di salute ma che non è un’uscita precoce su base di una decisione volontaria, il calcolo dell’assegno INPS viene determinato con il metodo classico quindi non ci sono delle riduzioni come invece può avvenire nel caso di prepensionamenti a propria scelta. Questo è ciò che vale almeno per il momento, considerando sempre che con i cambiamenti dell’aspettativa di vita potrebbero in futuro esserci rimodulazioni in termini di età e anche caratteristiche da dover seguire.

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